Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Omnibus” dell’08 agosto 2024 con il quale, tra le altre disposizioni, è stato deciso un raddoppio delle risorse disponibili sulla misura agevolativa “Credito d’Imposta Z.E.S. Unica”.
Abbiamo già affrontato la tematica del credito Z.E.S. Unica in 2 nostri articoli raggiungibili cliccando sui seguenti: Istituito il Credito d’Imposta ZES unica e Al via le domande per il Credito d’Imposta ZES unica.
Fondi raddoppiati
L’art. 1 del Decreto “Omnibus” prevede un ulteriore stanziamento di 1,6 miliardi di euro che si aggiungono agli 1,67 miliardi già disponibili, portando lo stanziamento complessivo ad oltre 3,2 miliardi di euro.
Ciò significa che, in linea teorica ed in riferimento alla Regione Basilicata, il credito d’imposta passa a quasi il 17% per le micro e piccole imprese e al 13,5% per le medie imprese.
l provvedimento prevede inoltre che possano essere utilizzate, in aggiunta ai 3,2 miliardi, le risorse dei programmi nazionali e regionali, finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021 – 2027, relativi alla competitività delle PMI. Tale ultima disposizione è però un mero indirizzo politico rivolto alle Regioni del Mezzogiorno, non ancora tradotto in provvedimenti concreti.
Credito d’imposta effettivo ed investimenti realizzati
Le percentuali sopra riportate rappresentano la percentuale di credito d’imposta ad oggi concessa. Tale percentuale però non è definitiva in quanto potrà aumentare, e non diminuire, sulla base degli investimenti concretamente realizzati ed indicati nelle comunicazioni integrative che andranno effettuate dal 18 novembre al 2 dicembre 2024.
Infatti, qualora gli investimenti concretamente realizzati risultassero inferiori a quelli inseriti in fase di prenotazione, le risorse liberate sarebbero distribuite tra tutti i richiedenti aumentando l’intensità di agevolazione concessa.
Qual è la situazione ad oggi
Il governo evidenzia come “la verifica delle oltre 16.000 dichiarazioni preventive inviate all’Agenzia delle entrate ha fatto emergere che, a fronte degli oltre 9,4 miliardi di euro di crediti di imposta esposti, meno del 2% di detti crediti (pari a circa 167 milioni di euro) si riferisce ad investimenti già realizzati alla data di invio delle citate dichiarazioni preventive”. In altre parole, alla data del 22 luglio 2024 oltre il 96% degli investimenti erano ancora da realizzare. Questo dato certifica che la situazione di incertezza accomuna indistintamente tutte le imprese che hanno presentato l’istanza di agevolazione.
Cumulabilità
Si ricorda che il Credito d’Imposta Z.E.S. Unica è cumulabile con il Credito d’Imposta 4.0, il che porterebbe l’intensità di agevolazione su determinati beni a quasi il 40%.
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